Il terremoto ha devastato le loro stalle, ma loro non se ne vogliono andare,
il terremoto ha danneggiato i loro attrezzi, ma loro non se ne vogliono andare,
il terremoto ha fracassato le loro case, ma loro non se ne vogliono andare.
Il terremoto ha spezzato il loro silenzio, ma non se ne vogliono andare,
Il terremoto ha impresso la paura nei loro volti, ma non se ne vogliono andare.
ma l’eterno stupore del cielo stellato, anima notturna di Madre Terra,
il perenne mutare dei colori , impermanente ritmo di Madre Terra,
Sanno di essere ospiti grati e liberi di un territorio che gli altri chiamano ostile.
Grati e liberi, tutti insieme, nel vincolo non scritto di una comune umanità
Il talento dell’arte, il merito della cura, la dote del coraggio, il pregio della storia,
Sanno che senza di loro non resterà più nessuno a proteggere quel che resta del Divino.
Personale scolastico