Quest’anno 2024, ricorre il ventennale del “Giorno del ricordo”, istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.” La Legge prevede l’organizzazione di “iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi (le foibe, l’esodo, l’accoglienza da parte degli altri cittadini italiani), presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado”. La Comunità scolastica marchigiana non si sottrae a questo compito e, a tal fine, l’Ufficio Scolastico Regionale ha inviato, già nel mese di novembre, a tutte le scuole, statali e paritarie, le “Linee guida per la didattica della Frontiera Adriatica” redatte dal nostro Ministero. In primo luogo, il pensiero ricorda le migliaia di italiani gettati nelle foibe Carsiche, nonché le centinaia di migliaia di italiani istriani, giuliani, dalmati cacciati dalle loro terre, il cui arrivo nelle altre regioni italiani, talvolta, registrò l’ostilità dei connazionali. Il 10 febbraio 1947 venne firmato a Parigi il trattato di Pace tra la Repubblica Italiana e le potenze alleate, che imponeva gravose condizioni agli Italiani di quelle terre e non prevedeva alcuna protezione contro atti di intolleranza o di discriminazione etnica. Occorre ricordare inoltre che, le vicende delle foibe, dell’esodo delle centinaia di migliaia di Italiani di quelle terre, per molto tempo, è stato sottaciuto. Le commemorazioni di questa triste pagina della storia nazionale culmineranno il 17 febbraio quando farà tappa ad Ancona (tra le 13 città italiane individuate) il “Treno del Ricordo”, che riprodurrà le condizioni di viaggio degli Esuli, l’abbandono della terra natia e la speranza della rinascita, non dimentichi della circostanza che l’anno prossimo ricorrerà il cinquantesimo anniversario del “Trattato di Osimo”. Compito delle Istituzioni scolastiche, dunque, è contribuire a fornire agli studenti gli strumenti per la comprensione di una pagina violenta e in parte ancora sconosciuta della storia patria, così come solo pochi giorni fa, il 27 gennaio, le scuole tutte hanno commemorato il “Giorno della Memoria”, istituito al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte. Entrambe le occasioni costituiscono il momento per ricordare, testimoniare e tramandare i fatti accaduti in vicende tra le più buie della storia dell’uomo. E’ fondamentale infine che, nel “Giorno del ricordo”, le istituzioni scolastiche, proprio al fine di rendere omaggio alla memoria delle migliaia di infoibati, curino l’esposizione a mezz’asta delle bandiere, italiana ed europea, su ogni edificio pubblico.
Personale scolastico