CONCORSO NAZIONALE MIUR “I GIOVANI RICORDANO LA SHOAH”
CONGRATULAZIONI ALLA CLASSE 5E DEL LICEO LINGUISTICO !
Nell’ambito del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”, a cui il nostro liceo partecipa da molti anni, siamo molto lieti di poterci complimentare con le studentesse del 5E Linguistico per l’ottimo risultato raggiunto nella prima selezione regionale. I nostri complimenti anche ai docenti che hanno collaborato alla realizzazione dell’elaborato.
Al nostro progetto dal titolo “Fortezza Europa” è stata attribuita la valutazione 20/20, classificato primo ex aequo con il liceo classico Rinaldini di Ancona.
Di seguito il giudizio della commissione:
1)IIS Leonardo Da Vinci Civitanova 20/20
L’elaborato è perfettamente rispondente ai requisiti del bando ed impatta fortemente per la portata emotiva, per la qualità del prodotto. Emerge chiaramente la complessità della ricerca, della traduzione in italiano di opere inedite (a cura degli studenti), della ricchezza documentale resa fisicamente installazione multimediale di una mostra interattiva che include tutti i messaggi approfonditi e vissuti sia dai fruitori che dai ragazzi e dai docenti che l’hanno realizzata.
Complimenti vivissimi alle studentesse : Centonze Noemi, Enny Cudini, Fini Chiara, Lazri Gloria, Logiudice Nicole, Lombardi Agnese, Macellari Veronica, Papiri Lucia, Pennesi Victoria, Perini Rebecca, Rinaldelli Rachele, Robulets’ Mariia, Tosoni Aurora, Vecchioli Rachele, Zepponi Elisa.
Un ringraziamento particolare ai docenti coinvolti nel progetto: proff. Baldoni Rita, Nicheli Simona, Pettorossi Danele, Peppoloni Massimiliano.
Docenti e studenti ringraziano di cuore l’interprete Elisa “Ellis” Tartabini per il magistrale vocalizzo dei titoli di coda.
MIUR CONCORSO “ I GIOVANI RICORDANO LA SHOAH”
Argomento del bando di concorso:
Europa: dagli orrori della Shoah al valore dell’Unità.
Con questo titolo prendeva l’avvio circa vent’anni fa il concorso al quale siete invitati a partecipare.
“A questa Europa riconciliata era necessario dare una base duratura e, per questo, fondarla su due esigenze: trasmissione della memoria e democrazia. Due esigenze complementari, al servizio di un futuro libero.”(Simone Veil ex deportata e Presidente del Parlamento Europeo, Varsavia 2004 Conferenza sull’Olocausto).
La Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo fu sottoscritta proprio per dare all’Europa uno strumento adeguato per garantire democrazia, solidarietà e pace, a seguito di quanto accaduto in Europa prima e durante la Seconda guerra mondiale.
Dopo aver studiato la storia della Shoah, riflettete sul valore della memoria di quegli avvenimenti, sull’efficacia degli strumenti che l’Europa si è data e sugli ostacoli che ancora incontra nel suo cammino per evitare che possano di nuovo accadere eventi così laceranti
Presentazione del nostro elaborato “FORTEZZA EUROPA”.
Il prodotto che presentiamo intende rispondere al quesito ministeriale attraverso le riprese video di un’ installazione multimediale affiancata da una mostra di manifesti.
Dopo aver analizzato la Convenzione Europea dei Diritti dell’ Uomo, gli studenti hanno riflettuto sulla storia della Shoah attraverso due voci femminili Hilda Stern Cohen e Edith Bruck, a confronto con le voci che attualmente cercano in Europa diritti, solidarietà e accoglienza.
Poiché solo traducendo si comprende davvero, una prima fase molto rilevante in termini di impegno, è stata dedicata alla traduzione delle liriche e dei testi in prosa, inediti in lingua italiana, di Hilda Stern Cohen, giovane ebrea tedesca, internata nel ghetto di Łódź e sopravvissuta ad Auschwitz. L’autrice compose la maggior parte delle liriche fra i sedici e i vent’anni, durante il periodo della sua deportazione.
Stralci di questi brani in versi e in prosa, letti da alcune studentesse, unitamente alla testimonianza di Edith Bruck, costituiscono la base sonora dell’installazione multimediale.
Una seconda fase è stata dedicata alla raccolta di materiale fotografico del periodo di Hilda Stern Cohen e di Edith Bruck, per lo più relativo alla condizione di vita nei ghetti, messi a confronto con i diritti umani negati testimoniati da fotografie attuali dei vari ghetti presenti in Europa, compresi muri e fili spinati.
Il complesso lavoro di ricerca, traduzione e documentazione viene presentato in forma di video, a cui fa da sfondo la parete grigia in cemento armato del corridoio del nostro istituto per evocare la “zona grigia”, visibile anche sullo sfondo dei manifesti.
L’installazione multimediale si compone di una nuvola di filo spinato arrugginito, tenuta appesa al soffitto da quattro catene. Dal filo spinato scendono su cordoncini leggeri molte immagini di umanità ghettizzata di ieri e di oggi, fotografie che testimoniano diritti negati in Europa allora come ora.
I cordoncini terminano con dei carboncini che, su un foglio bianco adagiato a terra, lasciano traccia di sé. Un gruppo di persone in movimento cammina indifferente sia alle voci di Hilda Stern e di Edith Bruck che si levano in sottofondo, sia alle immagini appese. Solo un bambino si stacca dal gruppo in movimento e con lo sguardo rivolto alla telecamera invita l’adulto a fermarsi. Il bambino si dirige verso quelle foto e quelle voci e le prende in mano, a testimonianza che una Europa umana è e deve essere ancora possibile.
Fa da corollario e collante a tutto il lavoro sia dell’installazione sia dei manifesti, una composizione realizzata dagli studenti dal titolo:“Fortezza Europa. Ancora e ancora …”.
La coordinatrice del progetto
Prof.ssa Rita Baldoni
Personale scolastico